L’articolo 2054 del Codice Civile stabilisce, oltre ad altri principi, l’obbligatorietà della copertura assicurativa per tutti i veicoli a motore in circolazione all’interno di aree pubbliche. Oggi in commercio esistono differenti tipologie di prodotti relativi all’assicurazione auto, che solitamente si distinguono per massimali, rivalse, inclusioni ed esclusioni. Ciononostante, va detto che i criteri di tariffazione per le polizze RC auto sono ben definiti. La forma tariffaria bonus/malus è oggi la più diffusa per le coperture delle autovetture a uso privato. Il principio fondante su cui si basa è la classe di merito, tant’è che il criterio di assegnazione di bonus (una classe per ogni anno senza incidenti) o malus (peggiora di due classi per ogni sinistro con colpa) corrisponde di fatto alla condotta su strada del soggetto assicurato. Un’altra formula tariffaria molto utilizzata è quella a franchigia. Le polizze che rientrano in questa tipologia prevedono che – in caso di sinistro con colpa – l’assicurato debba partecipare al risarcimento dei danneggiati per la somma stabilita contrattualmente. Esistono anche delle formule miste che prevedono franchigia e bonus/malus. Nell’ambito delle assicurazioni per veicoli adibiti a uso commerciale, la formula tariffaria master è la tariffa fissa. A differenza delle precedenti, questa particolare formula, dà luogo a polizze assicurative con premio fisso e invariabile, a prescindere dal verificarsi di eventuali sinistri. Da ultimo, considerando la sua diffusione crescente negli ultimi anni, è necessario menzionare la formula a tempo, che prevede il pagamento di un premio commisurato all’effettivo utilizzo del veicolo.
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