Dopo un senso di iniziale spaesamento generale, il settore del fotovoltaico si è attrezzato per far fronte all’adeguamento richiesto dalla nuova norma CEI 11-20 per quanto riguarda la protezione di interfaccia per le apparecchiature degli impianti produttori di energia connessa alla rete. Di contro all’iniziale difficoltà di reperire sul mercato componenti conformi in tempi piuttosto ristretti, oggi le principali aziende del settore hanno approntato informazioni più chiare riguardo alle caratteristiche tecniche dei rispettivi dispositivi. Tra queste figura ad esempio un colosso dell’industria fotovoltaica italiana come Power-One, l’azienda con base nella valdarnese Terranuova Bracciolini produttrice di una vasta serie di apparecchiature come la gamma di inverter Aurora, tra quelli conformi alle direttive della normativa CEI 11-20. Diversificati tra modelli da interno e da esterno, di dimensioni più o meno compatte a seconda della tipologia dell’impianto da servire, gli inverter Aurora garantiscono di caso in caso prestazioni di massima efficienza e funzionalità, con rendimenti elevatissimi fino al 96-97%. Supportati da circuiti di controllo con tecnologia DSP e algoritmi sofisticati per azioni di verifica e autodiagnostica, “comunicano” poi in modo chiaro i principali parametri operativi attraverso display LCD di facile lettura da parte degli utenti.
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