Corruzione: male oscuro della classe politica italiana

la corruzione è un malcostume diffuso della classe politica italiana e i periodici tentativi di sradicamento da parte dell'autorità giudiziaria non riescono a risolvere il fenomeno in profondità Photo by Joshua Earle on Unsplash

I fatti di cronaca che testimoniano l'alto livello di corruzione che pare albergare la classe politica italiana, si susseguono con cadenza regolare. La corruzione è talmente diffusa a piccoli, medi, alti livelli da rappresentare un fenomeno endemico della vita politica ed amministrativa italiana. Nei grandi partiti che amministrano comuni, province, regioni e le grandi appalti statali, vi sono numerosi inquisiti e anche quei partiti che avevano fatto dell'onestà e della buona amministrazione un tratto distintivo del loro modo di governare, non possono più fregiarsi dell'appellativo di partiti con le mani pulite. Questo almeno è quello che emerge stando alle indagini l'autorità inquirente.

Volendo fare una semplificazione bipartisan potremmo tranquillamente citare le indagini in corso due distinti episodi. Il più recente legato a possibili tangenti pagate dagli imprenditori relativamente alla riqualificazione della zona ex Falck nelle vicinanze di Milano, a Sesto San Giovanni. Il secondo, ma precedente nel  tempo, riguarda il polo cattolico ospedaliero del San Raffaele dove il suicidio di uno dei dirigenti più in vista della struttura ospedaliera ha aperto uno squarcio sul dissesto le finanze e la montagna di debiti del San Raffaele. Da questo tipo di indagini generalmente emergono due tipologie di corrotti, sono quelli che chiedono tangenti per se stessi e per proprio arricchimento e quelli che invece si fanno corrompere per finanziare il partito che appartengono. Nel secondo caso evidentemente, bisogna amare assali partito a cui si appartiene si è disposti a rischiare la faccia da galera pur di finanziarlo. È vero anche che vengono sistema degli appalti contro tangenti difficilmente storto questa da una parte;  è possibile che ci sia oltre al corrotto anche il corruttore disposto a pagare di sua iniziativa. La corruzione in qualche modo è intrinseca alla natura umana perché di simili fenomeni si ha notizia persino già in epoca romana. Fermo restando che il nessuno è infallibile è importante che i cittadini esercitino l'unico strumento che hanno ossia il voto, per eleggere amministratori che abbiano a cuore il buon andamento della cosa pubblica piuttosto che il proprio conto corrente. Anche il meccanismo che consente di rileggere continuamente la medesima classe politica andrebbe rivisto in senso restrittivo, molto restrittivo perché evidentemente anche le migliori intenzioni possono logorarsi nell'esercizio prolungato del potere.

Link Correlati:

Roberto S.

Laureato al Dams indirizzo musicale con una tesi di laurea in filosofia della musica, si divide tra la redazione di contenuti promozionali e la programmazione lato web per il mondo Linux e Microsoft. Nel poco tempo libero che gli resta trova anche il modo di suonare il sax.

Condividi Questo Post