Come scegliere l’inverter giusto per l’impianto FV

Photo by Alex Lehner on Unsplash

Progettati per servire stringhe monofase o trifase, gli inverter Aurora sono tra le apparecchiature più utilizzate in assoluto a corredo degli impianti fotovoltaici, sia a uso prevalentemente abitativo che di tipo industriale o commerciale, di piccole e grandi dimensioni. In base alle caratteristiche strutturali e della componentistica, le varie tipologie di inverter meglio si adattano di volta in volta a impianti di tipo centralizzato piuttosto che di stringa, garantendo alla clientela il miglior indice di prestazione energetica sulla base delle specifiche esigenze da soddisfare. Generalmente, gli inverter centralizzati – adatti a “sostenere” impianti di grandi dimensioni come quelli commerciali – presentano un’alta “resistenza” ad esempio in caso di eventuali guasti, riuscendo in qualche modo a tamponare la perdita di produzione nella misura massima di 55kW per la rottura di un componente. Efficienti, di semplice installazione e poco rumorosi grazie all’alta frequenza di commutazione, questi apparecchi sono la soluzione ideale in un gran numero di condizioni applicative. Di contro, gli inverter di stringa – di fatto i più diffusi al mondo – rappresentano una sorta di mini pannelli fotovoltaici essi stessi, rivelandosi ottimi per impianti di medie dimensioni sulla base peraltro dello stesso sistema per cui in caso di condizioni “ballerine” (ad esempio in condizioni di parziali ombreggiamenti) il funzionamento del singolo inverter – e dunque del pannello cui è collegato – non potrebbe condizionare negativamente il rendimento dell’intero impianto.

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Roberto S.

Laureato al Dams indirizzo musicale con una tesi di laurea in filosofia della musica, si divide tra la redazione di contenuti promozionali e la programmazione lato web per il mondo Linux e Microsoft. Nel poco tempo libero che gli resta trova anche il modo di suonare il sax.

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